La via dei librai 2017

22 Febbraio 2017

Il “Cassaro alto” è testimone, per la città, di un passato felice per il libro, la lettura, la cultura. L’antica Via Toledo dalla fine del XV secolo fu sede di buona parte degli stampatori palermitani, più di cento furono i marchi delle tipografe cittadine. La Domus Studiorum, il vasto complesso del Collegio Massimo dei Gesuiti, dal 1588 è sede d’istruzione e di studi; il Liceo Classico oggi Vittorio Emanuele II, fondato nel novembre 1848 come “nuovo tipo di Liceo detto Liceo Nazionale di Palermo”, la Scuola Magistrale Femminile Regina Margherita dal 1867 nel monastero basiliano del SS. Salvatore, le Scuole tecniche presso l’ex Monastero di Santa Maria di Montevergini, sono capisaldi nella formazione.
La storia di Palermo è la storia del Cassaro: il Qasr di Al Idrisi, con fondaci, palazzi, bagni, botteghe, mercati e moschee è stato il luogo di incontro delle Città: antica, medievale, barocca, moderna e contemporanea. Una linea di quasi due chilometri, segno continuo in una città resa compatta dalle mura, definita con la costruzione delle porte monumentali: la Felice, due ali staccate per lasciar vedere il mare, e la Nuova, sormontata da una piramide che funge da ponte visivo verso Monreale.
In questo contesto “La via dei Librai” vuol affermare la propria identità: configurare insieme i segni costruiti (monumenti, palazzi, sedi istituzionali, botteghe) e i segni viventi (abitanti, studenti, insegnanti, librai, studiosi, turisti). E quindi “Le botteghe letterarie per la via dei librai”, un evento che tale non sarà più, perché diverrà un modus per aggiungere ancora una tessera al mosaico culturale cittadino: leggere libri, presentarli, raccontarli, venderli, durante tutto l’anno.
Dal luglio del 2015, con l’istituzione del Sito Seriale Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale, le buone volontà si stanno trasformando in prassi. La collaborazione tra le tante componenti del “pubblico” (le amministrazioni, le istituzioni) e le altrettante componenti del “privato” (i cittadini, residenti e non, gli esercenti, i turisti) è un altro modus, forse l’unico possibile per far sì che il Sito non sia un “apparato” ma dia sostanza, e sostanze, alle speranze.

Francesco Lombardo, Giulio Pirrotta, Giuseppe Scuderi
Il comitato scientifico